FRANCESCO BALLERINI

Egittologo e Orientalista, Francesco Ballerini iniziò poco più di 100 anni fa la sua purtroppo breve carriera presso il Museo Egizio di Torino. Durante un’intensa serie di campagne di scavi in Egitto, condotta quale fidato collaboratore al fianco di Ernesto Schiaparelli, ha partecipato attivamente ad alcune delle più importanti scoperte dell’Egittologia degli inizi del ‘900, una fra tutte quella della tomba della regina Nefertari nella Valle delle Regine, a Luxor.

La redazione della fondamentale documentazione scientifica degli scavi di questa e di altre tombe, ugualmente importanti anche se meno rinomate, è il risultato meno appariscente del gran lavoro da lui condotto quale membro tra i più importanti delle missioni di Schiaparelli. Ma il suo apporto alla conoscenza dell’antica civiltà Egizia lo si può riscontrare ammirando le centinaia di reperti ora esposti nelle sale del Museo Egizio di Torino, una delle più notevoli collezioni al mondo.

A questo studioso, nato e vissuto nella città di Como, è intitolato il C.E.F.B., che a Como ha la sua sede e a Como svolge parte della sua attività di divulgazione della cultura Egizia.

Angelo Sesana

BIOGRAFIA

Francesco Ballerini nasce a Como nel 1877. Nel 1899 si laurea presso l’Accademia Scientifica Letteraria di Milano con tesi di Egittologia e, nello stesso anno, intraprende anche l’attività di insegnamento presso il ginnasio-liceo del “Collegio Gallio” di Como. Nel 1902 inizia la collaborazione presso il Museo Egizio di Torino, in qualità di Conservatore e fin da subito viene coinvolto nelle attività di ricerca sul campo promosse da Ernesto Schiaparelli: la Prima campagna di scavi in Egitto. Ballerini partirà infatti alla volta dell’Egitto tra il 15 e il 16 dicembre 1902, per tornare in Italia alla fine di maggio dell’anno successivo. 

Questa non sarà l’unica esperienza del giovane egittologo comasco, il quale, anzi, parteciperà anche alle successive missioni condotte in varie località, fra cui si ricordano: la Valle delle Regine e Deir el-Medinah a Tebe (Luxor), Giza, Eliopoli, Qau el Kebir, Hammamia, Ermopoli (Ashmunein), Asiut e Gebelein.

L’importanza della sua attività scientifica viene già riconosciuta nel 1905, quando S.M. il Re d’Italia lo nomina Cavaliere della Corona d’Italia.

Consolidate le basi culturali con una profonda preparazione teorica e pratica, Ballerini era ormai pronto ad importanti affermazioni che, in poco tempo, l’avrebbero portato certamente ad emergere come uno dei più importanti archeologi ed egittologi del suo tempo. Nel 1910, tuttavia, una improvvisa quanto banale malattia, che la medicina del tempo non sapeva ancora curare, lo priva prematuramente della vita.